| | | OFFLINE | Post: 95 | Città: ROMA | Età: 62 | Sesso: Maschile | |
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  21/12/2009 08:54 | |
Il 22 dicembre assemblea Rsu. Alle 16 tavolo a Palazzo Chigi. Centrella: “Garanzie per tutti gli stabilimenti”.
“Da Sud a nord per una Fiat italiana”. Sotto questo slogan martedì 22 dicembre si riunirà, alle ore 10, l’assemblea nazionale dei delegati Rsu Ugl del Gruppo Fiat, presso il Centro Congressi Cavour a Roma (via Cavour, 50), in vista dell’incontro con il gruppo e il governo previsto nel pomeriggio.
“Abbiamo deciso di riunire, prima dello svolgimento dell’incontro a Palazzo Chigi, i delegati Rsu del Gruppo per discutere il futuro delle fabbriche Fiat in Italia”, ha spiegato il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Giovanni Centrella sottolineando che al tavolo “l’Ugl chiederà a Fiat garanzie precise sulla salvaguardia di tutti gli stabilimenti, a partire da Termini Imerese, e indicazioni chiare sulle strategie industriali e di sviluppo per consolidare e incrementare la produzione di auto nel nostro Paese”.
Nei giorni scorsi, infatti, il futuro dello stabilimento siciliano è sembrato sempre più incerto. Si era parlato di un’offerta della cinese Chery (poi smentita) e di una possibile manifestazione di interesse da parte di due colossi indiani come Tata e Mahindra & Mahindra.
Per Centrella “Termini Imerese non deve chiudere e deve rimanere italiana” perché “solo in questo modo si potrà garantire un futuro certo per tutti i lavoratori dell’azienda e dell’indotto”.
Ma a rischio non c’è solo il sito di Palermo. “Tutto il centro sud -ha spiegato - rischia di essere fortemente penalizzato, a partire da Pomigliano d’Arco, dove il malessere dei lavoratori è evidente, e Pratola Serra. Se in Italia si licenzia mentre negli altri stabilimenti del mondo si produce e si assume – ha proseguito il sindacalista – l’amministratore delegato di Fiat non potrà fare a meno di dare precise spiegazioni, confutando tutti i legittimi sospetti con un vero piano industriale, confermando l'impegno del Gruppo in Italia, anche alla luce degli incentivi di cui ha potuto fino ad oggi godere. Ci aspettiamo dunque un piano industriale concreto e chiaro sugli obiettivi di sviluppo di tutta la produzione italiana”.
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Direzione Sindacale UGL - Eustema |
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